Chi siamo
Il Circolo Filologico Linguistico Padovano è stato fondato il 3 dicembre 1963 da Gianfranco Folena (che aveva voluto esportare a Padova, diventata dal 1954 la sua nuova sede universitaria, l’esperienza del Circolo Linguistico Fiorentino). Il Circolo padovano ha occupato però uno spazio più vasto, allargando il suo raggio di intervento anche a temi filologici, dialettologici, storici, letterari. Il Circolo, che si riunisce ogni mercoledì alle 16.30 durante l’anno accademico, ha superato ormai le 2000 sedute e ha contribuito a creare uno spazio di discussione, senza steccati disciplinari o
accademici, aperto a studiosi di alta levatura internazionale e a giovani alle prime armi. Ne sono un’evidente dimostrazione, tra gli italiani, i nomi di Avalle, Berengo, Blasucci, Carena, Cases, Arrigo e Ornella Castellani, Contini, Eco, Maria Corti, De Mauro, Dionisotti, Fido, Fubini, Isella, Giulio e Anna Lepschy, Migliorini, Nencioni, padre Pozzi, Roncaglia, Schiaffini, Segre, Serianni, Stussi, Varvaro, Vitale, e, tra gli stranieri, quelli di Delbouille, Greimas, Ineichen, Jakobson, Malkiel, Martinet, Mölk, Starobinski, Tøgeby, Väänänen, Weinrich, Zumthor. A questi vanno aggiunti i “nostri”, quelli attivi prima nell’Istituto di Filologia neolatina e poi in Dipartimento, fra i quali Bandini, Limentani, Mengaldo, Marisa Milani, Renzi, e gli “ex” della diaspora nelle varie Università (Daniele, Mancini, Meneghetti, Spezzani, Zambon), alla pari con giovani studiosi, neolaureati e studenti. E non si deve dimenticare la larga attenzione e apertura del Circolo a poeti e scrittori (Rafael Alberti, Baldini, Betocchi, Bertolucci, Calzavara, Caproni, Cecchinel, De Angelis, Del Giudice, Fiori, Fortini, Giudici, Luzi, Magris, Pierro, Raboni, Rigoni Stern, Sereni, Zanzotto) e a uomini di teatro (De Bosio, Zorzi). La personalità di Gianfranco Folena, le sue iniziative culturali (è il caso dei convegni interuniversitari di Bressanone a partire dal 1973, del Premio Monselice per la traduzione letteraria, dal 1971, della progettazione della “Storia della cultura veneta”, dal 1976) ha formato generazioni di studenti e studiosi e, proprio attorno al Circolo, ha creato una comunità umana e scientifica che, al di fuori dell’Università di Padova, è stata etichettata (magari con una punta di simpatica ‘invidia’) come «i folenotteri».